PASQUALE ROMANELLI (1812-1887)
Pasquale Romanelli nacque a Firenze il 28 marzo del 1812. All’età di 15 anni entrò nello studio gestito dal maestro scultore Luigi Pampaloni e in seguito si trasferì nello studio di Lorenzo Bartolini in Borgo San Frediano il quale, nel 1837, era insegnante all’Accademia. Bartolini suggerì al giovane allievo di frequentare un adeguato corso di scultura all’Accademia di Belle Arti e presto imparò a scolpire il marmo a un livello così alto che lo stesso Bartolini non ebbe bisogno di finire i suoi pezzi se fossero stati scolpiti da Pasquale. Nel 1840 ottenne il suo studio nel monastero di San Barnaba (vicino alla chiesa di San Lorenzo) e in questi anni prese parte alla vita politica, infatti i suoi soggetti erano collegati alla sua idea politica di libertà e indipendenza dell’Italia. Nel 1850 morì Lorenzo Bartolini: i suoi eredi dovettero confrontarsi con diverse sculture non ancora completate e decidere come finirle senza modificare né il progetto originale né lo stile del Maestro. Poiché Bartolini era molto geloso del suo “ultimo tocco”, gli eredi scelsero Pasquale Romanelli per completare la maggior parte delle opere, poiché era l’unico assistente in grado di eguagliare l’abilità del maestro. Solo per citare alcune di queste opere, secondo la tradizione, la famosa scultura La fiducia in Dio ora ospitata a San Pietroburgo al Museo dell’ Ermitage è stata scolpita da Pasquale Romanelli da un modello originale di Bartolini, così come il Monumento Demidoff posto in Piazza Demidoff a Firenze. Fino alla fine della sua vita lavorò a diverse commissioni, sia come monumenti pubblici come la scultura di Francesco Ferrucci (Portico degli Uffizi), sia come privati per lo più venduti all’estero. Era un ritrattista famoso e, secondo la tradizione, la carrozza di lusso era solita stare a lungo davanti allo studio, aspettando i loro proprietari (nobili e ricchi dall’Italia e dall’Europa) che posavano per un ritratto. Fu anche scelto per realizzare il busto di Lorenzo Bartolini (1858), ospitato nella chiesa di Santa Croce a Firenze Nel 1868 fu anche nominato professore di scultura dell’Accademia di Belle Arti di Firenze. Tra le sue opere si ricordano I figli di Mrs Whyte, il busto del re Vittorio Emanuele II, il ritratto del Principe Alberto consorte della Regina Vittoria. il monumento a Vittorio Fossombroni per la piazza di S. Francesco ad Arezzo (1863) e il monumento del conte Alessandro Masi per la Certosa di Ferrara (1864). Nel genere romantico produsse Paolo e Francesca (1860), Ofelia, Giovanna d’Arco, Ruth, Napoleone bambino (presentato all’Esposizione universale di Parigi del 1867), Benjamin Franklin fanciullo e Washington fanciullo (quest’ultimo acquistato dal principe Amedeo di Savoia), Bianca Cappello e Pietro Bonaventuri. Fece anche il ritratto del Bartolini sul suo sepolcro nella chiesa di Santa Croce. Lavorò quasi fino alla sua morte sopravvenuta l’11 febbraio 1887. Il suo monumento funebre nel Cimitero delle Porte Sante fu opera del figlio Raffaello.