FOLCO ROMANELLI (1952)
Folco Romanelli è nato in Gran Bretagna nel 1952. Discendente di artisti rinomati sia dalla parte paterna – gli illustri Romanelli – il trisnonno Pasquale, il bisnonno Raffaello, il nonno Romano – sia dalla parte materna dove entrambi i nonni erano affermati pittori e illustratori e la madre pittrice e musicista. Folco, con l’animo diviso fra la passione per l’arte e gli interessi scientifici, sceglie di frequentare la Facoltà di Biologia all’Università di Firenze. Poi, per motivi familiari, si trova inevitabilmente a coadiuvare il padre invalido nell’amministrazione della storica Galleria d’arte Romanelli a Firenze fondata nel 1860 da Pasquale Romanelli. Il compito di Folco di supervisionare gli artisti e poi lavorare per la Galleria risvegliarono in lui finalmente una forte vocazione artistica. Dal 1995 Folco si dedica interamente alla scultura. Nel 1997 partecipa, con diverse opere, a un’importante mostra dei “Principali scultori toscani del Novecento”. Folco ha esposto alcune sue opere a Parigi nel 1998 e nel 1999 al Porto di Versailles e, negli stessi anni, anche a Verona. Tra le sculture di Folco
collocate in luoghi pubblici troviamo La ragazza sull’altalena negli Stati Uniti davanti al teatro di Saint Louis, il Busto di Ivor Novello davanti alla chiesa di Redroofs nel Sussex (G.B.) e il Pensatore, in un parco sull’isola di Cefalonia. Folco ha già diversi pezzi in collezioni private, tra cui Laura nel parco di Chateau de la Faie nella valle della Loira in Francia, un cavallo a grandezza naturale in bronzo in un giardino in Puglia, in Italia, un’Aquila con un’apertura alare di otto piedi, in un castello in Svizzera, Pan playing Pipes una figura seduta di un ragazzo in bronzo progettato e commissionato per il giardino a Mardon in G.B., e Jennifer una figura in bronzo di una ragazza che balla, fatta anche per il giardino di Mardon GB. Folco ha realizzato anche un altro bronzo a grandezza naturale di un cavallo rampante per uno stallone per cavalli in Kuwait e un ritratto a figura intera in marmo del Principe Otumba Balogun che lo ha commissionato per collocarlo davanti al suo palazzo in Nigeria.